Assisi città aperta

L'Assessore Simone Pettirossi ci parla della sua idea di “Assisi città aperta": una comunità locale inclusiva e in dialogo con il mondo

Assisi città aperta

Da sempre sensibile alle questioni dell’integrazione e della cooperazione internazionale, attratto dalla politica fin dai tempi del liceo, dopo aver conseguito la laurea in Scienze politiche a Perugia, vola in Kosovo nell’estate del 1999 e vive un’intensa esperienza di volontariato internazionale con la Caritas Umbria. Al ritorno lavora come mediatore interculturale nel centro di aggregazione per immigrati minorenni MediaLab di Ferro di Cavallo e come docente in diversi corsi di formazione. Nel 2002 vince un concorso pubblico per “Esperto in Politiche comunitarie e programmazione negoziata” e dal 2005 lavora come “Comunicatore pubblico”. È dottorando di ricerca in “Politica, Politiche pubbliche e globalizzazione” presso l’Università degli Studi di Perugia e sta svolgendo una ricerca sulle “smart cities” e l’Agenda urbana europea. Militante del PD, inizia la sua carriera politica intorno ai trent’anni, prima come segretario comunale, poi come Consigliere di minoranza, dal 2011 al 2016, oggi come Assessore alle Politiche Scolastiche, Innovazione e Smart City, Progetti europei, Cooperazione Internazionale e Assisi Città della Pace. A maggio 2017 è stato eletto Presidente della Federazione europea “Saint James Way” (www.saintjamesway.eu/en/), via della cultura riconosciuta dal Consiglio d’Europa di cui fanno parte rappresentanti di numerosi stati europei.

 

Protagonista internazionale

Assisi è una città a forte vocazione sociale, estremamente sensibile e attenta ai temi della pace, dell’accoglienza, del dialogo internazionale, ma c’è bisogno di mantenere alto il livello di coinvolgimento e di partecipazione della cittadinanza e in particolare dei più giovani, perché queste tematiche rischiano a volte di rimanere ai margini del dibattito pubblico. Dobbiamo avere sempre il coraggio di costruire ponti di dialogo, piuttosto che rassegnarci alla paura del diverso. Per riuscirci c’è bisogno di un cambio culturale, è necessaria un’azione sinergica di tutte le istituzioni civili e religiose, del mondo delle associazioni e dell’economia, della scuola, delle istituzioni formative, dei cittadini attivi, per sviluppare un comune sentire che sia aperto, inclusivo, innovativo. Iniziative come il Festival del Mondo in Comune vanno proprio in questa direzione e per questo abbiamo aderito subito con convinzione.

 

L'accoglienza intelligente

Entrando nel merito dei rapporti Nord-Sud, ad Assisi, purtroppo c’è una sorta di dualismo, che tuttavia credo sia l’esatto riflesso del Paese. Molti soffiano infatti sulla paura del diverso, ostacolando l’integrazione e la sensibilizzazione, ma dall'altra parte molti stranieri, presenti da anni, sono parte integrante del tessuto sociale, quale ad esempio la comunità marocchina che realizza iniziativa, eventi e contribuisce fortemente a rendere vivo il tessuto socio economico locale. Sono tante poi le associazioni attive nel campo della promozione sociale, dell’inclusione e dell’accoglienza. Il CIPA ad esempio, o il CAF per i richiedenti asilo. La capacità di essere inclusivi non è solo legata al tema dell’accoglienza di chi proviene da lontano. Una città inclusiva è anche una città capace di essere accogliente con i propri cittadini, garantendogli canali di dialogo costanti e semplici. In questa direzione va la nuova “app” comunale, il form “invia segnalazioni o proposte”, la dislocazione dei “totem interattivi” o il “tag” #migliorassisi.

 

Una Smart Assisi

Il tema della smart city con il tempo ha superato la connotazione prevalentemente tecnologica, per relazionarsi sempre più con l’idea di uno sviluppo urbano integrano, green, cioè sostenibile, inclusivo. Le città che oggi si dichiarano “intelligenti” sono quelle che usano l’innovazione tecnologica per aprire canali di inclusione e di partecipazione democratica. Il Comune a breve aprire uno nuovo spazio pubblico, in pieno centro a Santa Maria degli Angeli, chiamato DigiPass, finanziato dalla Regione, per facilitare l’accesso ai servizi on line pubblici e superare il digital divide, andando incontro a quelle categorie che a volte sono “escluse” dai processi legati alla digitalizzazione. Si tratta di uno spazio di facilitazione, che riconnette il reale, la piazza, con il virtuale, l’accesso telematico ai servizi pubblici. La nostra è una comunità che per forza deve tenere insieme il locale, con le sue problematiche molto concrete e quotidiane, con il globale, mantenendo alta la tensione verso la vocazione internazionale di Assisi. Proprio per questo, in occasione della prossima giornata del volontariato, il 5 dicembre 2018, vogliamo promuovere un meeting per far confrontare giovani provenienti da tutta Italia che possano condividere le proprie esperienze di volontariato all’estero. Esperienze forti, che segnano, che possono essere la base di confronto e di costruzione di una cultura di dialogo, di cooperazione e di pace.

 

Simone Pettirossi

Assessore Città di Assisi

Politiche scolastiche ed educative, Innovazione e Smart City, Servizi demografici, Cooperazione Internazionale e Pace