N'Kandè, Voglio parlare. Dalla Costa d'Avorio all'Umbria: racconti, storie ed esperienze.
Si è tenuto oggi all'auditorium di Ponte Felcino, Perugia, l'incontro promosso da ASSIDU Umbria dal titolo: "N'Kandè, Voglio parlare. Dalla Costa d'Avorio all'Umbria: racconti, storie ed esperienze", un momento che ha permesso ai partecipanti di raccontare le loro storie e la loro esperienza di vita in Italia.
ASSIDU Umbria è l'Associazione degli Ivoriani in Umbria. Oggi conta circa 250 soci di cui almeno 50 sono nati in Italia o hanno cittadinanza italiana. Lo scopo dell'associazione è quello di riunire tutti gli ivoriani presenti sul territorio in una comunità al fine di promuovere la loro cultura e poterla insegnare anche ai loro figli.
Nello specifico, questa mattina abbiamo ascoltato le parole di cinque ivoriani.
Coulibaly N’Golo Mohamed, presidente uscente, ha raccontato la storia di ASSIDU. Ha fatto emergere la forte determinazione che i padri fondatori ebbero nel mettere insieme tutti gli ivoriani, sia soci dell’associazione degli ivoriani studenti, sia dell’associazione degli ivoriani lavoratori. Ha ricordato come l'unione sia la chiave del successo. Ogni storia, ogni vissuto è un invito al vivere insieme.
Tra Vincent, vice-presidente uscente e membro del “Comitato dei saggi”, ha parlato della sua vita. Arrivato in Italia più di 20 anni fa, ha attraversato momenti molto difficili. Oggi però,grazie alla sua perseveranza, è un imprenditore che piano piano sta facendo strada.
Afri Yobo Celestin, primo presidente dell’associazione degli studenti ivoriani di Perugia, durante il suo discorso ha invece messo l’accento sulla stretta collaborazione con gli enti pubblici e soprattutto con gli autoctoni (italiani). Secondo lui, una buona integrazione parte dall'apprendimento della lingua del paese di arrivo.
Amian Guy Yves Arnaud, socio attivo di ASSIDU, ha messo in luce le potenzialità non sfruttate delle associazioni straniere. Per lui, oltre alla lingua, l’istruzione e la formazione sono degli strumenti importanti per inserirsi nel tessuto sociale italiano. Aggiunge anche che oggi ha preso coscienza delle proprie potenzialità che mette non solo al servizio di sé stesso ma anche della propria comunità.
L'evento si è tenuto all'interno di UmbriaMiCo, Festival del Mondo in Comune, coordinato dalla ong Tamat e finanziato dall'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo.