15 Gennaio 2021
Incontro con Salvatore Ceccarelli genetista autore del libro “Mescolate contadini, mescolate”

Il mondo in comune di Salvatore Ceccarelli: coltivare la diversità

da "Participatory Plant Breeding in rice" Navdanyabija  Earth University A to Z of Agroecology

da "Participatory Plant Breeding in rice" Navdanyabija Earth University A to Z of Agroecology

dal Corso di Miglioramento Genetico Partecipativo e Genere per i Ricercatori Palestinesi, Amman, Jordan  (1-5 Novembre, 2009)

dal Corso di Miglioramento Genetico Partecipativo e Genere per i Ricercatori Palestinesi, Amman, Jordan (1-5 Novembre, 2009)

foto da sx in piedi: Ettore Caponi giovane produttore, Simonetta Nanni, fiduciaria Slow Food Perugia, Franco Sergenti, agricoltore, Ivan Parisi produttore La Locanda di Colle Ombroso - Azienda Agricola JANAS professore Salvatore Ceccarelli e la dott.ssa Stefania Grando (Bettona, Perugia 27 gennaio 2018)

foto da sx in piedi: Ettore Caponi giovane produttore, Simonetta Nanni, fiduciaria Slow Food Perugia, Franco Sergenti, agricoltore, Ivan Parisi produttore La Locanda di Colle Ombroso - Azienda Agricola JANAS professore Salvatore Ceccarelli e la dott.ssa Stefania Grando (Bettona, Perugia 27 gennaio 2018)

26 gennaio 2018: sono a Passaggio di Bettona   all’evento organizzato da Simonetta Nanni Fiduciaria Slow Food Perugia, per ascolatare Salvatore Ceccarelli  genetista autore del libro “Mescolate contadini, mescolate

Nell’accogliente sala dell’agriturismo il Cerretto una platea di agricoltori, giovani agricoltori, mugnai, giornalisti insieme alla ProLoco di Bettona, la Confraternita della Madonna del Ponte, l’Associazione Bictonia e tante persone appassionate di cibo.

Insomma  una varietà di soggetti  come quel “miscuglio  di tante cose” a cui Salvatore Ceccarrelli  torna e ritorna piu’ volte parlando dei grani autoctoni: “sono quello che a noi è arrivato dal lavoro dei primi agricoltori, quando - novemila anni fa - prima della raccolta, si andava nel campo e si sceglievano le piante più belle. Quelle erano votate per la semina dell'anno successivo” .

“Ovviamente  i semi erano di piante diverse, che si mescolavano tra loro. Un grano autoctono è il discendente di questo lavoro di migliaia di anni. Non è uniforme, però ha una sua precisa connotazione legata a un determinato ambiente e a un determinato modo di fare agricoltura. Più che di grano autoctono, parlerei di grano locale” .

Grano locale le cui caratteristiche genetiche sono forgiate dall’ambiente e dal clima in cui viene coltivato e grani tradizionali coltivati per salvaguardare diversà e benessere.

"Vi faccio un esempio concreto, nel 1987 ho mescolato un migliaio di tipi di semi di orzo e li ho portati ad alcuni agricoltori in cinque paesi diversi: Algeria, Eritrea, Siria, Giordania e Iran. Il risultato è stato subito un raccolto abbondante, che poi è stato distribuito ad altri agricoltori, e le sementi così selezionate sono state diffuse. Con gli anni le popolazioni si sono moltiplicate e hanno viaggiato per tutto il Medio Oriente”. È il miglioramento genetico partecipativo-evolutivo, che può salvare anche le terre (e l'indipendenza) dei contadini.

Ascoltare Ceccarelli  è  come un viaggio a capofitto nel tema del grano, che spinge a interrogarsi su ciò che coltiviamo e mangiamo ogni giorno. Il grano non è un alimento qualunque: da circa 7000 anni è alla base dell’alimentazione della maggior parte della popolazione mondiale. Occorre quindi saper guardare anche al passato e seminare i semi giusti per un’agricoltura sana  che provenga al 100% dal proprio territorio.

Salvatore Ceccarrelli insieme alla Dott.ssa Stefania Grando "Honorary Fellow"della Dryland Cereals, International Crops Research Institute for Semi-Arid Tropics (ICRISAT) daranno il loro contributo durante le giornate di UmbriaMiCo Festival del Mondo in Comune a giugno 2018  presso il Complesso monumentale di San Pietro, Perugia .

scritto da Colomba Damiani, Coordinatore  UmbriaMiCo - Festival del Mondo in Comune

 

Sustainable Development Goals

End poverty in all its forms everywhere
End hunger, achieve food security and improved nutrition and promote sustainable agriculture
Ensure healthy lives and promote well-being for all at all ages
Ensure inclusive and quality education for all and promote lifelong learning
Achieve gender equality and empower all women and girls
Ensure access to water and sanitation for all
Ensure access to affordable, reliable, sustainable and modern energy for all
Promote inclusive and sustainable economic growth, employment and decent work for all
Build resilient infrastructure, promote sustainable industrialization and foster innovation
Reduce inequality within and among countries
Ensure sustainable consumption and production patterns
Take urgent action to combat climate change and its impacts
Conserve and sustainably use the oceans, seas and marine resources
Sustainably manage forests, combat desertification, halt and reverse land degradation, halt biodiversity loss
Promote just, peaceful and inclusive societies
Revitalize the global partnership for sustainable development